Nella civiltà industriale la materia è trasformata, con consumo di energia, in prodotto. Questo,dopo l’utilizzo, prima o poi diviene rifiuto.  La Comunità Europea lo definisce come “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi“. Decidiamo noi, quindi, cosa è rifiuto: un oggetto vecchio e ancora utilizzabile non è rifiuto, un cellulare recente sostituito da quello all’ultima moda è rifiuto.
La quantità di rifiuti prodotti in Italia, come mondo industrializzato, è enorme ed è continuamente cresciuta, tendendo alla diminuzione nelgi ultimi anni di crisi economica.
I rifiuti solidi urbani (RSU) sono prodotti da usi domestici o a loro assimilabili. I rifuti speciali derivana da attività agricole, artigianali, industriali, edilizie e commerciali. I rifiuti tossici (urbani e speciali – vedi La tossicità equivalente) sono quelli che possono causare danno a salute e ambiente, spesso di origine industriale, ma anche domestico (batterie, medicinali, …). Sebbene alla attenzione del pubblico siano più presenti gli RSU, i rifiuti speciali sono di gran lunga in maggior quantità e spesso pericolosi.

I progetti sui rifiuti

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